Critica

Eleusine

Osservando le opere di Versari uno degli aspetti che più colpisce è la potenza delle figure femminili. Giovani ragazze dalla pelle diafana in atteggiamenti riflessivi

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Un’arte celata nel profondo, Emanuele Mariani

 

Il teatro del mondo dal cui centro poter cogliere in un colpo d’occhio la novità mirabile e arcana che una «chiave», da qualche parte nascosta, dischiude

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Un’indagine percettiva, Anty Pansera

Un’indagine percettiva
A perceptive inquiry

Un linguaggio che prende le mosse dall’Arte, e lo scriviamo con la maiuscola, intendendolo nel senso più “tradizionale” del termine; disegno industriale (a tutto campo), e lo scriviamo nella dizione italiana ed “estetica”: prassi e teoria, il fare (meglio: il disegnare) e la “percezione” rappresentano e testimoniano la coniugazione degli interessi di Enrico Versari.

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L’alchimia del segno, Enzo dall’Ara

L’alchimia del segno

Alchemy of the sign

La ragione è la caratteristica esclusiva dell’uomo,
ma è anche la sua ineludibile condanna. L’arte non è un teorema della vita dimostrabile dal dettato di un’ipotesi che giunga ad avvalorare una tesi, ma è un progressivo disvelamento dell’inconscio che transita attraverso emozione e ragione

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La forma dell’invisibile, Emanuele Gaudenzi

The shape of the unseen

Appare subito evidente come la pittura di Enrico Versari si distingua per l’estrema perizia tecnica, l’elegante grazia compositiva, l’armonia cromatica e chiaroscurale, i magici effetti filigranati e la calibrata, rigorosa, impaginazione

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CONCENTRAZIONE, RIPETIZIONE, INSISTENZA. MARCO BERNINI

CONCENTRAZIONE, RIPETIZIONE, INSISTENZA.
«LA NOTTE DEGLI ARCAISMI» IN ENRICO VERSARI, DI MARCO BERNINI

Ammirevole è la vita delle cose.
Nulla trapela dai loro gesti
impassibili, presagiti e scelti
come unica e costante idea.
Sono sacerdoti assorti
che occupano questa sala
per un misterioso capitolo.

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IL SILENZIO DEL MONDO, EMANUELE MARIANI

IL SILENZIO DEL MONDO

Nell’apparente silenzio di un angolo di mondo, si annuncia la quiete notturna delle cose. Sul confine tracciato da una penombra incerta, lo sguardo si apre su di un sistema di forme: bicchieri, tavoli, bottiglie. Anonimi protagonisti del quotidiano srotolarsi delle ore, sospesi nello spazio che la tela dischiude, si rivestono di linee e colori per dissimulare una nudità inattesa.

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