Visionnaire, russiakak portrait apr18

«Respiro» leggero

Brand di arredamento Visionnaire ha presentato la nuova collezione “Respiro” dove la leggerezza italiana viene affrontata con la poesia dell’Oriente.

Testo: Alberto Cavalli

L’architetto Frank Lloyd Wright scrisse una volta nel suo diario: la bellezza si trova in quella particolare poesia, che si manifesta in forme naturali pure e autentiche. Tuttavia, ci ha avvertito contro l’eccesso: “Non deve essere confuso l’eccesso con dovizia. La creatività significa dovizia; l’eccesso è volgare”.

Questi principi creativi di Lloyd Wright sono diventati una stella guida per l’architetto Eleonora Cavalli, art director del brand di arredamento italiano Visionnaire.

Guadagnando la fama in tutto il mondo per il suo magnifico stile, Visionnaire ha presto iniziato a essere percepito come un esempio di lusso moderno inaspettato, in cui il know-how italiano e le aspettative dei clienti di tutto il mondo è idealmente abbinato.

E ora, lavorando su una collezione di mobili con il nome simbolico Breath – “Respiro”, Eleanora si è rivolto all’eredità creativa di Frank Lloyd Wright, che scrisse: “Lo spazio è il respiro dell’arte”. In questo spazio, Eleanora ha collocato un mondo completamente nuovo, unendo il gusto italiano e il sapore orientale.

Il senso di festa e di contemplazione, dettagli di lusso e forme naturali, individualità e identità aziendale – da tutti questi contrasti Visionnaire crea una nuova formula, che arricchisce il DNA del marchio e lo indirizza lungo un nuovo percorso – dove il lusso fa rima con piacere consapevole e personalizzato dove le peculiarità dello stile di vita italiano si fondono con la tradizione sublime e poetica dell’Oriente, liberando lo spazio (ideale e fisico) per nuove interazioni di tipo.

Appassionata ammiratrice del cinema, dell’arte e del balletto, Eleanora Cavalli cerca di vedere la “bella forma” in ogni manifestazione di natura e architettura. Si espande costantemente l’identità di Visionnaire, aggiungendo sorprendenti contrasti. Ad esempio, nella collezione Breath ha immaginato una tavolozza con ricche pitture di terra della foresta. L’adorazione della natura occupa un posto centrale nella collezione di mobili, compresi accessori costosi e arredi meravigliosi e chic. Nello spirito del Salone del Mobile Visionnaire  di Milano non rappresenta solo una nuova collezione: il marchio offre un nuovo stile di vita, dove una più naturale percezione del lusso si unisce a una qualità impeccabile delle prestazioni.

Se nel 2017 il tema principale di Visionnaire era “green”, nel 2018 questo approccio ecologico trova un’incarnazione ideale nel bambù. Il simbolo del risveglio e dell’energia, collegato nella nostra mente con la raffinata poesia di paesi lontani, il bambù con la sua forma grafica e stelo sottile ma robusto, funge da opposto a quel eccesso dei dettagli grafici, contro il quale avvertiva l’architetto Frank Lloyd Wright.

Spazio, energia, natura – un passo ragionevole verso un design personalizzato più sobrio – un design che riempie lo spazio non tanto con i mobili quanto con le allusioni cult, questa volta in 15 padiglioni con un’area totale di 900 mq.

“La scelta che offre ampie opportunità”, afferma Visionnaire, “e rappresenta il progetto nella sua interezza – dallo spazio architettonico ai piccoli dettagli della situazione”. Tutto questo è stato realizzato con la partecipazione di designer come Roberto Lazzeroni, Marco Piva, Armando Bruno e autori che in precedenza hanno collaborato con il brand: Alessandro La Spada, Mauro Lipparini, Giuseppe Vigano, Fabio Bonfy, Maurizio Manzoni, Roberto Tapinassi e, naturalmente, Steve Leung.

In aggiunta alla nuova collezione di design, Visionnaire, mostrando un genuino interesse per le nuove forme di espressione creativa moderna, apre un nuovo capitolo nella sua Wunder kammer, una galleria d’arte situata nello showroom del marchio nel cuore di Milano. Wunderkammer è sempre felice di accettare progetti inaspettati di artisti giovani e promettenti.

Per il 2018, Eleanora Cavalli ha scelto Enrico Versari. È nato nel 1975 a Faenza, città che ha dato il nome di faenza e vanta tradizioni artigianali di lunga data. Le opere di Versari sono emerse da “una profonda meditazione spirituale che si svolge tra l’alba e il tramonto, in una dimensione fuori dal tempo dell’oscurità e della luce”. Tremolante foglia d’oro, allume di rocca, il rame caldo, bronzo, alluminio freddo, dure ceramiche agata risonante – diversità dei materiali riflette l’approccio diversificato Versari fino ai giorni nostri, in cui è necessaria la meditazione non solo nel tempo ma anche nello spazio.

Non solo creatività, ma anche disciplina. Non solo energia vitale, ma anche abbondanza. Dove non c’è spazio per allusioni eccessive e simbolismo sovraccarico: in Visionnaire il design è un processo creativo basato su caratteristiche culturali. Un buon design – come l’ossigeno: accende i sentimenti, migliora la vita, riempie lo spazio di opportunità. Respirare. E vivi meglio.

1 e 2. Arazzi di Enrico Versari (nella foto) per Visionnaire

3. Lampade di Marco Piva

4. Sala da pranzo, Alessandro La Spada

5. Sofa, Favio Bonsa

6. Poltrone, Roberto Lazzeroni

7. Divano, Mauro Lipparini

8. Design di Armando Bruno

9. Tavolo, Steve Leung

10. Diivano, Giuseppe Vigano

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